Al Prado la "prima" copia della Gioconda
Courtesy of © Louvre |
Leonardo da Vinci, Ritratto di Lisa Gherardini, sposa di Francesco del Giocondo, Detta Monna Lisa o La Gioconda, 1503 - 1519 ca., Olio su tavola di legno di pioppo, 77 x 53 cm, Parigi, Musée du Louvre
02/02/2012
I ricercatori del gabinetto tecnico del museo del Padro annunciano un’importante scoperta: la copia della Gioconda di Leonardo conservata nel museo di Madrid, recentemente sottoposta ad accurati restauri, potrebbe essere la prima replica conosciuta tratta dal capolavoro del maestro di Vinci. Si tratterebbe infatti di un’opera di mano di uno dei principali allievi di Leonardo, forse di Francesco Melzi, realizzata nell’atelier del maestro di Vinci quando questi era ancora intento a dipingere l'originale. I restauri cui la tela è stata sottoposta hanno infatti svelato la straordinaria qualità del dipinto del Prado che si è rivelato molto piu' pregevole di quanto non si credesse. L'estrema somiglianza tra la copia e l’originale affiora ora non solo nel volto femminile ma anche nel paesaggio toscano che fa da sfondo, emerso dal fondo nero rimosso dai restauratori. La copia della Gioconda sarà presentata in pubblico a Madrid il 21 febbraio. Poi andrà in trasferta al Louvre dove, dal 29 marzo al 25 giugno, sarà esposta in una mostra dedicata a Leonardo.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | A Roma dal 17 aprile al 14 settembre
Al Museo Bilotti il mito e il sacro sotto la lente dell'arte contemporanea
-
Dal 14 al 20 aprile sul piccolo schermo
Da Leonardo alle connessioni tra arte e propaganda, gli appuntamenti in tv nella settimana di Pasqua
-
Brescia | Il maestro americano in mostra a Brescia
Un acrobata della fotografia. Denis Curti racconta Joel Meyerowitz
-
Venezia | Alle Gallerie dell’Accademia fino al 27 luglio
Il Rinascimento e l’invenzione del corpo, un’avventura da rivivere a Venezia
-
Firenze | Un’importante riapertura a Firenze
Nel tempio della scultura del Quattrocento: riapre il salone di Donatello del Museo del Bargello
-
Mondo | A Vienna fino al 9 giugno con 150 capolavori
Chiaroscuro e colore nel Rinascimento. Leonardo e Durer si incontrano all’Albertina