Maria Evelina Sisi. Il Cerchio della Vita
Dal 01 Ottobre 2021 al 30 Novembre 2021
Bergamo
Luogo: Domitys Quarto Verde
Indirizzo: Via Pinamonte da Brembate 5
Orari: dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.00
Enti promotori:
- Con il patrocinio della Repubblica Argentina
Costo del biglietto: ingresso gratuito, è necessario esibire il Green Pass
Domitys Quarto Verde, la prima struttura in Italia interamente pensata per la terza età attiva, nel cuore di Bergamo, apre le sue porte per accogliere "Il Cerchio della Vita", la mostra della pittrice italo argentina Maria Evelina Sisi.
L'esposizione, che gode del patrocinio della Repubblica Argentina, sarà visitabile gratuitamente dal 1° ottobre fino al 30 novembre e sarà inaugurata sabato 9 ottobre, alle ore 18.00, nella Hall della struttura.
Dodici le opere esposte, tutte parte dell'album "Busqueda II", frutto dell'esigenza artistica ed emotiva di portare messaggi di felicità e bellezza in un momento storico segnato da tanto dolore, dove ciò che manca è ricordare il senso dell'amore che tutto può. Le opere sono state realizzate durante i lockdown tra il 2020 e il 2021, utilizzando la tecnica del dripping su supporti di carta e tessuto, con cui Sisi comunica attraverso i colori un ritmo e un messaggio, lasciandosi guidare dalle sensazioni che prova. Il risultato sono dipinti che appaiono giocosi, con colori accesi e composizioni dinamiche in pieno contrasto con il periodo storico in cui sono state realizzate, per testimoniare che, nonostante le difficoltà, si vuole esprimere con decisione e gioia. Così, nell'opera di Sisi tempo e spazio si fondono, dando vita a composizioni diverse che custodiscono un filo conduttore comune. Il suo lavoro è possibile grazie a un solido studio della natura ad acquerello attraverso le tecniche ancestrali cinesi conosciute come "sumi-e" e "il cammino del fiore", improntate sulla meditazione e la respirazione e in cui l'espressione del reale viene resa nella sua forma più spontanea, più spoglia. Il momento artistico non prevede possibilità di errore: così come nella vita, il segno lasciato dalla pittura non può più essere cancellato ma, al limite, rielaborato.
«Con la tecnica del dripping, emergono dal profondo del mio animo forme e scritture che trasformano il dolore in colori, gioia, energia ed armonia - racconta Maria Evelina Sisi. Le opere esposte da Domitys Quarto Verde nascono per trasmettere il messaggio che ogni momento della vita può essere trasformato in gioia».
Classe 1984, origini italiane, Maria Evelina Sisi nasce a Buenos Aires e, già all'età di 11 anni, realizza la sua prima mostra individuale presso La Dama De Bollini, lo spazio culturale promosso dallo scrittore argentino Jorge Luis Borges. Nel 1995 dona al Museo Bollini anche una sua opera, che entrerà a far parte della Collezione Bollini. Ma il grande successo riscosso in così giovane età la spaventa: Sisi decide quindi di allontanarsi dai riflettori per rifugiarsi in sé stessa, in una ricerca spirituale e artistica che la porterà a sperimentare diverse tecniche di pittura e a incontrare, conoscere e confrontarsi con maestri di livello internazionale, come Helmut Distch e Miguel Caride. Tra lo studio delle diverse tecniche pittoriche e l'insegnamento aperto a ogni fascia d'età, l'artista italo argentina arricchisce il proprio lavoro, che la porta fino in Italia per studiare Iconografia. Qui incrocia il suo percorso con la "Russia Cristiana" di Seriate e da questo incontro nasce la scelta di stabilirsi a Bergamo, dove la sua ricerca professionale trova un luogo adeguato per potersi esprimere.
L'esposizione, che gode del patrocinio della Repubblica Argentina, sarà visitabile gratuitamente dal 1° ottobre fino al 30 novembre e sarà inaugurata sabato 9 ottobre, alle ore 18.00, nella Hall della struttura.
Dodici le opere esposte, tutte parte dell'album "Busqueda II", frutto dell'esigenza artistica ed emotiva di portare messaggi di felicità e bellezza in un momento storico segnato da tanto dolore, dove ciò che manca è ricordare il senso dell'amore che tutto può. Le opere sono state realizzate durante i lockdown tra il 2020 e il 2021, utilizzando la tecnica del dripping su supporti di carta e tessuto, con cui Sisi comunica attraverso i colori un ritmo e un messaggio, lasciandosi guidare dalle sensazioni che prova. Il risultato sono dipinti che appaiono giocosi, con colori accesi e composizioni dinamiche in pieno contrasto con il periodo storico in cui sono state realizzate, per testimoniare che, nonostante le difficoltà, si vuole esprimere con decisione e gioia. Così, nell'opera di Sisi tempo e spazio si fondono, dando vita a composizioni diverse che custodiscono un filo conduttore comune. Il suo lavoro è possibile grazie a un solido studio della natura ad acquerello attraverso le tecniche ancestrali cinesi conosciute come "sumi-e" e "il cammino del fiore", improntate sulla meditazione e la respirazione e in cui l'espressione del reale viene resa nella sua forma più spontanea, più spoglia. Il momento artistico non prevede possibilità di errore: così come nella vita, il segno lasciato dalla pittura non può più essere cancellato ma, al limite, rielaborato.
«Con la tecnica del dripping, emergono dal profondo del mio animo forme e scritture che trasformano il dolore in colori, gioia, energia ed armonia - racconta Maria Evelina Sisi. Le opere esposte da Domitys Quarto Verde nascono per trasmettere il messaggio che ogni momento della vita può essere trasformato in gioia».
Classe 1984, origini italiane, Maria Evelina Sisi nasce a Buenos Aires e, già all'età di 11 anni, realizza la sua prima mostra individuale presso La Dama De Bollini, lo spazio culturale promosso dallo scrittore argentino Jorge Luis Borges. Nel 1995 dona al Museo Bollini anche una sua opera, che entrerà a far parte della Collezione Bollini. Ma il grande successo riscosso in così giovane età la spaventa: Sisi decide quindi di allontanarsi dai riflettori per rifugiarsi in sé stessa, in una ricerca spirituale e artistica che la porterà a sperimentare diverse tecniche di pittura e a incontrare, conoscere e confrontarsi con maestri di livello internazionale, come Helmut Distch e Miguel Caride. Tra lo studio delle diverse tecniche pittoriche e l'insegnamento aperto a ogni fascia d'età, l'artista italo argentina arricchisce il proprio lavoro, che la porta fino in Italia per studiare Iconografia. Qui incrocia il suo percorso con la "Russia Cristiana" di Seriate e da questo incontro nasce la scelta di stabilirsi a Bergamo, dove la sua ricerca professionale trova un luogo adeguato per potersi esprimere.
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