A Perugia dal 26 ottobre al 19 gennaio
Nel segno dell’oro. I capolavori della Galleria Nazionale dell’Umbria incontrano i maestri del contemporaneo, da Carla Accardi a Andy Warhol
Cantaluccio da Todi, Reliquario di Santa Giuliana, 1376 I Ph. Marco Giugliarelli
Samantha De Martin
13/08/2024
Perugia - I capolavori della Galleria Nazionale dell’Umbria incontrano le opere di grandi maestri dell’arte contemporanea in occasione di un dialogo nel segno dell’oro.
Accadrà dal 26 ottobre al 19 gennaio quando, dopo l’anteprima in forma ridotta alla Ca’ d’Oro durante la Biennale di Venezia, Palazzo dei Priori accoglierà la mostra L’età dell’oro. I capolavori dorati della Galleria Nazionale dell’Umbria incontrano l’Arte Contemporanea, a cura di Alessandra Mammì, Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi.
Se i pittori o i mosaicisti medievali cercavano nell’oro la manifestazione della divinità, più che la rappresentazione del reale, i colleghi contemporanei, consapevoli della sua eterna potenza simbolica, tornano a questa materia con diverso segno, sebbene con medesima intensità.
A Perugia il percorso espositivo, che abbraccerà una cinquantina di opere, farà dialogare alcuni dei capolavori dorati della Galleria Nazionale dell’Umbria, opera di maestri come Duccio di Boninsegna, Gentile da Fabriano, Taddeo di Bartolo, Niccolò di Liberatore, Bernardino di Mariotto, con le creazioni di illustri nomi dell’arte contemporanea, da Carla Accardi ad Alberto Burri, da Mario Ceroli a Marisa Merz, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto e Andy Warhol, dando vita a un percorso inedito.
In nome dell’utilizzo dell’oro, che spalancherà inediti orizzonti di interpretazione, confronti, suggestioni e prospettive, vedremo affiancate opere accomunate da assonanze tecniche, estetiche e concettuali. Uno dei dialoghi più coinvolgenti metterà in relazione il Reliquiario di Montalto, oreficeria francese della fine del XIV secolo appartenuta a Carlo V di Valois e a Lionello d’Este, donata poi da Sisto V alla cittadina marchigiana d’origine, con l’Ex-voto dedicato da Yves Klein a Santa Rita da Cascia, donato dall’artista al convento delle Agostiniane della cittadina umbra.
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• L'età dell'oro. I capolavori dorati della Galleria Nazionale dell'Umbria incontrano l'arte contemporanea
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Se i pittori o i mosaicisti medievali cercavano nell’oro la manifestazione della divinità, più che la rappresentazione del reale, i colleghi contemporanei, consapevoli della sua eterna potenza simbolica, tornano a questa materia con diverso segno, sebbene con medesima intensità.
A Perugia il percorso espositivo, che abbraccerà una cinquantina di opere, farà dialogare alcuni dei capolavori dorati della Galleria Nazionale dell’Umbria, opera di maestri come Duccio di Boninsegna, Gentile da Fabriano, Taddeo di Bartolo, Niccolò di Liberatore, Bernardino di Mariotto, con le creazioni di illustri nomi dell’arte contemporanea, da Carla Accardi ad Alberto Burri, da Mario Ceroli a Marisa Merz, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto e Andy Warhol, dando vita a un percorso inedito.
In nome dell’utilizzo dell’oro, che spalancherà inediti orizzonti di interpretazione, confronti, suggestioni e prospettive, vedremo affiancate opere accomunate da assonanze tecniche, estetiche e concettuali. Uno dei dialoghi più coinvolgenti metterà in relazione il Reliquiario di Montalto, oreficeria francese della fine del XIV secolo appartenuta a Carlo V di Valois e a Lionello d’Este, donata poi da Sisto V alla cittadina marchigiana d’origine, con l’Ex-voto dedicato da Yves Klein a Santa Rita da Cascia, donato dall’artista al convento delle Agostiniane della cittadina umbra.
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