Straordinari Tiepolo e Veronese
Da Dorsoduro a San Polo, alla scoperta dei grandi capolavori veneziani
Imboccando il Rio Terrà Sant’Aponal si arriva alla Scuola dei Carmini: qui tra il 1739 e il 1749 Giambattista Tiepolo fu chiamato dai Carmelitani a dipingere le nove tele del soffitto della Sala del Capitolo. Il lavoro fu talmente apprezzato che il pittore venne nominato membro onorario della confraternita. Proseguendo lungo la Fondamenta del Soccorso si passa accanto a Palazzo Zenobio, sede del Collegio Armeno. Nel corso del ‘700 Venezia diede ospitalità a un gruppo di monaci in fuga da Modone presso l’isola di San Lazzaro dove esiste tutt’oggi uno dei centri di cultura armena più importanti al mondo. Nelle vicinanze la Chiesa di San Sebastiano ospita un interessante ciclo pittorico, tanto che la Chiesa è anche nota come “il tempio” di Paolo Caliari, detto il Veronese. Le opere suscitarono grandissimo interesse sin dal momento della loro esecuzione, furono ammirate da stuoli di visitatori e copiate da numerosi pittori e dagli studenti dell'Accademia veneziana.