Al Museo Storico della Fanteria dal 6 settembre al 26 gennaio
Il diario di Noa Noa e altre avventure. L’universo di Gauguin si racconta a Roma

Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure, Museo Storico della Fanteria, Roma
Samantha De Martin
21/08/2025
Roma - “Godo di tutta la felicità della vita libera, umana ed animale. Sfuggo all’artificioso ed entro nella natura: con la certezza di un domani simile all’oggi, ugualmente libero e bello, la pace scende in me; la mia vita si svolge naturalmente e non ho più pensieri vani”.
Scriveva così Paul Gauguin in Noa Noa, un libretto di un centinaio di pagine con cui il celebre pittore francese descriveva il suo soggiorno in Polinesia, definita come un paradiso in terra.
Il 23 marzo 1891 Gauguin salutava gli amici simbolisti in un banchetto presieduto da Mallarmé e il 4 aprile partiva per Marsiglia dove, il 24 aprile, lo attendeva la nave per Tahiti dove si sarebbe diretto per “fissare il carattere e la luce della regione”.
Dal 6 settembre al 26 gennaio questo e altri viaggi dell’artista andranno in scena al Museo Storico della Fanteria di Roma dove oltre cento opere, tra disegni, litografie e pagine di diario, sveleranno il lato più intimo del maestro del post-impressionismo. “Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure” ripercorrerà i viaggi dell’artista nelle isole polinesiane, tra xilografie, litografie e pagine di diario. Oltre cento opere schiuderanno le porte del suo universo simbolico e spirituale, con un focus sul rapporto con Van Gogh.
Addentrandosi nella creatività del maestro, i visitatori avranno la possibilità di ripercorrere i suoi viaggi e le sue riflessioni attraverso le pagine del diario scritto nel 1893, dopo il primo soggiorno a Tahiti.
Le xilografie, stampate dal suo amico Daniel de Monfreid, racconteranno la vita nelle isole polinesiane, esplorando i miti e le credenze antiche, restituendo anche lo sguardo affascinato nei confronti di un mondo esotico che ha profondamente ispirato l’artista. L’ammirazione per la cultura polinesiana ha depositato sulla tela di Gauguin simbolismo, spiritualità, colori intensi.
Tra le opere più intriganti in mostra spicca il disegno a monotipo “Studio di braccia, mani e piedi”, salvato dall’artista prima che le autorità religiose polinesiane ordinassero il rogo dei suoi averi.
Ad arricchire il viaggio sarà una serie di litografie tratte dal libro “Avant et Après”, affiancate dal taccuino personale ricco di schizzi, appunti, schizzi di personaggi e animali, ma anche annotazioni "contabili" relative ai quadri venduti, scambiati o regalati.
Non mancherà in mostra un focus sul rapporto con Vincent Van Gogh, del quale arriveranno nella capitale dodici litografie a colori, oltre che sul dialogo con diversi colleghi dell’epoca, tra cui Émile Bernard.
L'esposizione “Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure” si potrà visitare tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 19.30; nel weekend l’orario si estenderà fino alle 20.30.
Scriveva così Paul Gauguin in Noa Noa, un libretto di un centinaio di pagine con cui il celebre pittore francese descriveva il suo soggiorno in Polinesia, definita come un paradiso in terra.
Il 23 marzo 1891 Gauguin salutava gli amici simbolisti in un banchetto presieduto da Mallarmé e il 4 aprile partiva per Marsiglia dove, il 24 aprile, lo attendeva la nave per Tahiti dove si sarebbe diretto per “fissare il carattere e la luce della regione”.
Dal 6 settembre al 26 gennaio questo e altri viaggi dell’artista andranno in scena al Museo Storico della Fanteria di Roma dove oltre cento opere, tra disegni, litografie e pagine di diario, sveleranno il lato più intimo del maestro del post-impressionismo. “Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure” ripercorrerà i viaggi dell’artista nelle isole polinesiane, tra xilografie, litografie e pagine di diario. Oltre cento opere schiuderanno le porte del suo universo simbolico e spirituale, con un focus sul rapporto con Van Gogh.
Addentrandosi nella creatività del maestro, i visitatori avranno la possibilità di ripercorrere i suoi viaggi e le sue riflessioni attraverso le pagine del diario scritto nel 1893, dopo il primo soggiorno a Tahiti.
Le xilografie, stampate dal suo amico Daniel de Monfreid, racconteranno la vita nelle isole polinesiane, esplorando i miti e le credenze antiche, restituendo anche lo sguardo affascinato nei confronti di un mondo esotico che ha profondamente ispirato l’artista. L’ammirazione per la cultura polinesiana ha depositato sulla tela di Gauguin simbolismo, spiritualità, colori intensi.
Tra le opere più intriganti in mostra spicca il disegno a monotipo “Studio di braccia, mani e piedi”, salvato dall’artista prima che le autorità religiose polinesiane ordinassero il rogo dei suoi averi.
Ad arricchire il viaggio sarà una serie di litografie tratte dal libro “Avant et Après”, affiancate dal taccuino personale ricco di schizzi, appunti, schizzi di personaggi e animali, ma anche annotazioni "contabili" relative ai quadri venduti, scambiati o regalati.
Non mancherà in mostra un focus sul rapporto con Vincent Van Gogh, del quale arriveranno nella capitale dodici litografie a colori, oltre che sul dialogo con diversi colleghi dell’epoca, tra cui Émile Bernard.
L'esposizione “Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure” si potrà visitare tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 19.30; nel weekend l’orario si estenderà fino alle 20.30.
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