Dal 30 marzo all’11 giugno a Milano
A Brera i Dialoghi di Lorenzo Lotto

Pinacoteca di Brera |
Lorenzo Lotto, Ritratto di Gentiluomo con i Guanti
Francesca Grego
27/03/2017
Milano - Sono i ritratti cinquecenteschi di Lorenzo Lotto i protagonisti del quarto appuntamento con i Dialoghi della Pinacoteca di Brera, stimolanti confronti o “conversazioni” fra capolavori dell’arte.
Sensibile schermo fra il sé e il mondo, il ritratto vive nel Rinascimento una fondamentale stagione di passaggio: da rappresentazione esclusiva del ruolo sociale di un individuo a spiraglio aperto sulla personalità e sulla realtà più intima del suo modello. Novità che trova proprio in Lotto uno dei più acuti e originali pionieri.
Fra le più alte realizzazioni del maestro veneto, le effigi di Laura da Pola, Febo da Brescia e di due distinti notabili rinascimentali fra cui il riuscitissimo Gentiluomo con i guanti - tutte appartenenti al patrimonio del museo milanese - accoglieranno nel nuovo allestimento della Sala XIX il Ritratto di gentiluomo di Casa Rovero, proveniente dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
A tessere intorno a loro una fitta trama di sguardi, altri otto dipinti di Tiziano, Tintoretto, Giovan Battista Moroni, Sofonisba Anguissola, Palma il Giovane, che nello stesso periodo sperimentarono le potenzialità del genere ritrattistico.
Puzzle di indizi e dettagli che sfidano l’osservatore a ricostruire l’identità del soggetto, il ritratto è anche metafora della rappresentazione di sé che impregna l’epoca dei selfie e dei social network.
Nel mondo che corre veloce verso il futuro, il museo è il luogo “dove scoprire noi stessi e diventare ciò che siamo”, spiega il direttore James Bradburne, magazzino del tempo “dove fare i nostri bagagli e prendere ciò che ci è più prezioso”, “arma di cultura attiva” contro intolleranza, paura ed estremismi del terzo millennio.
Prossima al traguardo del programma di rinnovamento che ha caratterizzato gli ultimi due anni, Brera si racconta online anche nel ritratto collettivo di myBrera, mosaico in progress in cui ciascun membro dello staff della Pinacoteca, della Biblioteca Braidense e della Mediateca Santa Teresa si ritrae davanti alla propria opera preferita attraverso l’obiettivo del fotografo James O’Mara.
Al pubblico è invece rivolta l’iniziativa di #Lottoritratto, che invita a sfidare la perizia di Lorenzo Lotto rappresentando una persona cara o un legame speciale attraverso una fotografia da condividere sui profili Instagram, Facebook o Twitter del museo entro il 31 maggio.
I tre scatti migliori saranno pubblicati sul sito e sui pannelli all’ingresso della Pinacoteca per tutta la durata della mostra.
A cura di Maria Cristina Passoni e Francesco Frangi, Quarto Dialogo. Intorno a Lotto sarà fruibile dal 30 marzo all’11 giugno. Nella giornata inaugurale i visitatori potranno accedere gratuitamente alla Pinacoteca dalle 8.30 alle 22.15.
E a proposito di Lotto, si chiude una volta per tutte anche la vicenda dei “cerotti”, le velinature che quest’inverno erano state apposte su alcune opere del maestro veneto per proteggerle dai rigori di un gennaio insolitamente secco: mentre il restauro del Cristo alla colonna del Bramante è in via di ultimazione nei laboratori del museo, Bradburne annuncia che i dipinti di Lotto saranno presto inviati in un laboratorio esterno adatto alle loro imponenti dimensioni.
Leggi anche:
- Verso la Grande Brera: in arrivo 26 capolavori del Novecento
- Capolavori scarlatti: la Laguna si tinge di rosso
- Brera: cerotti anti-gelo sulle opere d'arte
Sensibile schermo fra il sé e il mondo, il ritratto vive nel Rinascimento una fondamentale stagione di passaggio: da rappresentazione esclusiva del ruolo sociale di un individuo a spiraglio aperto sulla personalità e sulla realtà più intima del suo modello. Novità che trova proprio in Lotto uno dei più acuti e originali pionieri.
Fra le più alte realizzazioni del maestro veneto, le effigi di Laura da Pola, Febo da Brescia e di due distinti notabili rinascimentali fra cui il riuscitissimo Gentiluomo con i guanti - tutte appartenenti al patrimonio del museo milanese - accoglieranno nel nuovo allestimento della Sala XIX il Ritratto di gentiluomo di Casa Rovero, proveniente dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
A tessere intorno a loro una fitta trama di sguardi, altri otto dipinti di Tiziano, Tintoretto, Giovan Battista Moroni, Sofonisba Anguissola, Palma il Giovane, che nello stesso periodo sperimentarono le potenzialità del genere ritrattistico.
Puzzle di indizi e dettagli che sfidano l’osservatore a ricostruire l’identità del soggetto, il ritratto è anche metafora della rappresentazione di sé che impregna l’epoca dei selfie e dei social network.
Nel mondo che corre veloce verso il futuro, il museo è il luogo “dove scoprire noi stessi e diventare ciò che siamo”, spiega il direttore James Bradburne, magazzino del tempo “dove fare i nostri bagagli e prendere ciò che ci è più prezioso”, “arma di cultura attiva” contro intolleranza, paura ed estremismi del terzo millennio.
Prossima al traguardo del programma di rinnovamento che ha caratterizzato gli ultimi due anni, Brera si racconta online anche nel ritratto collettivo di myBrera, mosaico in progress in cui ciascun membro dello staff della Pinacoteca, della Biblioteca Braidense e della Mediateca Santa Teresa si ritrae davanti alla propria opera preferita attraverso l’obiettivo del fotografo James O’Mara.
Al pubblico è invece rivolta l’iniziativa di #Lottoritratto, che invita a sfidare la perizia di Lorenzo Lotto rappresentando una persona cara o un legame speciale attraverso una fotografia da condividere sui profili Instagram, Facebook o Twitter del museo entro il 31 maggio.
I tre scatti migliori saranno pubblicati sul sito e sui pannelli all’ingresso della Pinacoteca per tutta la durata della mostra.
A cura di Maria Cristina Passoni e Francesco Frangi, Quarto Dialogo. Intorno a Lotto sarà fruibile dal 30 marzo all’11 giugno. Nella giornata inaugurale i visitatori potranno accedere gratuitamente alla Pinacoteca dalle 8.30 alle 22.15.
E a proposito di Lotto, si chiude una volta per tutte anche la vicenda dei “cerotti”, le velinature che quest’inverno erano state apposte su alcune opere del maestro veneto per proteggerle dai rigori di un gennaio insolitamente secco: mentre il restauro del Cristo alla colonna del Bramante è in via di ultimazione nei laboratori del museo, Bradburne annuncia che i dipinti di Lotto saranno presto inviati in un laboratorio esterno adatto alle loro imponenti dimensioni.
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