Davide Rampello. DE-SIGNO. La cultura del design italiano prima e dopo Leonardo

DE-SIGNO, Rendering interno

DAL 09/04/2019 AL 14/04/2019

Milano

LUOGO: Milano - Rho Fiera | Museo Fiera Milano - Padiglione 24

ORARI: 9.30-18.30

COSTO DEL BIGLIETTO: Intero 29.50 € | Ridotto 25 €

TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 02 725941

SITO UFFICIALE: https://www.salonemilano.it/eventi/de-signo-la-cultura-del-design-italiano-prima-e-dopo-leonardo

ARTISTI: Davide Rampello


In occasione dei 500 anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci, il Salone del Mobile. Milano celebra l’eclettico genio del Rinascimento italiano con un’iniziativa che rende omaggio alla sua opera ma soprattutto a quanto ha lasciato alla cultura del progettare e del saper fare, tema oggi più che mai determinante per il mondo del design.
 
Dal 9 al 14 aprile 2019, il padiglione 24 di Milano Fiera a Rho ospita l’installazione immersiva DE-SIGNO. La cultura del design italiano prima e dopo Leonardo, un racconto del genio di Leonardo da Vinci e del suo rapporto con il design italiano contemporaneo, ideato e progettato da Davide Rampello.
 
DE-SIGNO saprà coniugare in modo coinvolgente ed emozionante i linguaggi del cinema e della scenografia teatrale. Al suo interno, infatti, ospiterà uno show di immagini e musica in cui si racconterà la progettualità di Leonardo e l’industriosità delle botteghe e delle officine rinascimentali in relazione al saper fare e al progettare delle imprese del design contemporaneo: tutto nel segno italiano della cultura della bellezza.
 
L’installazione occuperà uno spazio quadrangolare di 400 metri quadri e sarà caratterizzata da una scenografia monumentale dominata da due portali in legno alti 6 metri e larghi 3, realizzati interamente a mano da maestri scultori e pittori e ispirati a disegni e studi originali del Bramante, l’architetto più prestigioso a Milano all’epoca di Leonardo. Quattro schermi di dimensioni cinematografiche daranno vita allo show di musica e immagini che avvolgerà i visitatori.
 
“L’intento alla base dell’ispirazione di questo lavoro - afferma Davide Rampello - è stato soprattutto quello di creare consapevolezza intorno alla cultura del progetto. Il progetto, e perciò il disegno (o de-sign, parola anglofona che ne è derivata) è alla base del dna culturale italiano, è come un tratto somatico che dall’epoca latina (de-signo) in poi ha sorprendentemente attraversato 2000 anni di storia, riaffiorando nelle sue espressioni più eccellenti, come appunto quelle Leonardesche, ed è per questo che non va mai dimenticato, ma costantemente reinterpretato”.
 
Leonardo da Vinci venne a Milano alla fine del Quattrocento, dove lavorò per Ludovico il Moro alla corte degli Sforza. Nel complesso ci rimase per quasi vent’anni, facendo del capoluogo lombardo una delle città con cui probabilmente ha avuto il legame più profondo. All’epoca, come oggi, Milano era una città estremamente dinamica: le botteghe di arti e mestieri erano fucine di creatività e saper fare mentre discipline come ingegneria e architettura raggiungevano livelli avanzatissimi. È, perciò, la cultura del progetto il vero legame tra l’ingegno di Leonardo e il mondo dei progettisti italiani.
 
Davide Rampello. Note biografiche
Professore universitario, consulente culturale e gestionale per istituzioni nazionali ed internazionali, direttore artistico e curatore, Davide Rampello ha iniziato la propria carriera in Rai negli anni ‘70 come ricercatore storico, autore e quindi direttore di programmi culturali e regista televisivo. Tra il 1989 e il 1996, per il Gruppo Fininvest, ha ricoperto diverse cariche, come Direttore dell’immagine e delle iniziative culturali (1989-1994), Consigliere Delegato e Direttore artistico della società “Grandi Eventi” (1993-1995), Direttore della Comunicazione e Immagine (1994-1996). Tra il 1992 e il 1994 è stato direttore artistico del Carnevale di Venezia svolgendo nel corso degli anni ‘90 l’attività di curatore di importanti mostre in diverse sedi espositive, come la Biennale e la Galleria dell’Accademia a Venezia o il Palazzo dei Diamanti a Ferrara. Dal 2002 al 2003 è stato responsabile della comunicazione, promozione di immagine ed eventi culturali del Teatro Massimo di Palermo e (fino al 2006) direttore artistico del Comune di Palermo. Nel campo accademico, dal 2013 al 2018 è stato docente del corso “Arti e Mestieri dei Territori” presso il Politecnico di Milano - Dipartimento di Design, professore di “Teorie e tecniche della promozione d’immagine” presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova dal 1999 al 2004 e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore dal 2004 al 2006. Dal 2004 al 2013 ha tenuto diversi corsi universitari di promozione d’immagine e degli eventi artistico culturali e dell’arte di massa presso l’Università IULM di Milano.

È stato presidente della Triennale di Milano dal 2003 al 2012, una stagione quasi decennale durante la quale viene rilanciata e rinnovata l’immagine e l’attività dell’istituzione milanese a livello internazionale. Nel 2010 è curatore del Padiglione Italiano all’Expo di Shanghai 2010 - col tema “La città dell’uomo, vivere all’Italiana” e nel 2011 cura la mostra “Tradizione e Innovazione” sempre presso il Padiglione Italiano all’Expo di Shanghai 2010, divenuto sede permanente di promozione dell’immagine dell’Italia in Cina. Dal 2011 al 2015 è stato direttore artistico del Carnevale di Venezia, mentre dal 2012 al 2015 è stato ideatore e curatore del Padiglione Zero di Expo Milano 2015. Tra gli ultimi progetti curati la manifestazione dedicata alle eccellenze del Made in Italy Milano XL e la mostra Memory and Contemporaneity realizzata per la 57° edizione della Biennale d’Arte di Venezia.

 

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