Intorno alla Sala delle Asse. Leonardo tra Natura, Arte e Scienza

Leonardo da Vinci, Allegoria dello specchio solare, 1490-1494 circa, Penna e inchiostro, 12.4 x 10.4 cm, Parigi, Musée du Louvre, Département des Arts graphiques | Foto: © RMN-Grand Palais (Musée du Louvre) / Michel Urtado

DAL 16/05/2019 AL 18/08/2019

Milano

LUOGO: Milano - Piazza Castello | Museo Castello Sforzesco, Sala dei Ducali

ORARI: Castello: Lun - Dom 7 - 19.30 | Musei: Mar - Dom 9 - 17.30 | Ultimo ingresso h 17 (solo visitatori già in possesso di biglietto) | Chiuso Lun / 25 Dic / 1° Gen / 1° Mag | Ingresso libero: ogni primo e terzo Mar del mese dalle h 14 / Ogni prima Dom del mese per l'intera giornata

COSTO DEL BIGLIETTO: Intero 10 € | Ridotto 8 €

TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 02 8846 3700

SITO UFFICIALE: www.milanocastello.it

ARTISTI: Leonardo da Vinci


Nel 1982, in occasione del cinquecentesimo anniversario dell’arrivo di Leonardo da Vinci a Milano, si è tenuta presso la Sala delle Asse al Castello Sforzesco la mostra Leonardo da Vinci. Studi di Natura dalla Biblioteca Reale nel Castello di Windsor, sotto il coordinamento generale di Mercedes Garberi e Maria Teresa Fiorio e con un comitato scientifico composto da Kenneth Clark, Robin Mackworth-Young, Carlo Pedretti e Jane Roberts. L’esposizione era incentrata sul tema della natura, indagata con occhio scientifico nelle sue molteplici sfaccettature. I cinquanta disegni esposti dell’artista di Vinci, provenienti dalle Collezioni Reali di Windsor, comprendevano vedute paesistiche tra cui la serie dei Diluvi, studi di botanica, orografia ed idraulica.

A distanza di trentasette anni e in occasione del quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci viene allestita presso la Sala dei Ducali al Castello Sforzesco un’altra mostra di disegni, concepita però intorno alla Sala delle Asse e al restauro tutt’ora in corso. La natura presa in esame è quella raffigurata da Leonardo nella sala di rappresentanza di Ludovico il Moro, la cui iconografia è stata riletta negli ultimi anni grazie all’avvio del cantiere di restauro nel 2013. Da allora le indagini diagnostiche, i nuovi studi, l’intervento conservativo sul Monocromo e, soprattutto, il ritrovamento di straordinari disegni preparatori inediti hanno permesso di guardare la decorazione pittorica sotto una nuova luce. La mostra tiene conto dunque dell’iconografia della Sala a partire dai diciotto alberi di gelso, dalle intricate radici ma anche dalle tracce inedite di disegno preparatorio ritrovate sulle pareti della sala e nascoste per secoli sotto strati di scialbo: tronchi ombreggiati, polloni, rami con foglie, accenni di sottobosco e un paesaggio.

Nel vasto corpus di disegni di Leonardo non esistono dei veri e propri studi preparatori per la Sala delle Asse. Autorevoli studiosi hanno però identificato in due fogli dell’Institut de France alcuni disegni che per stile e cronologia vanno messi in relazione con il lavoro dell’artista nella Sala. Nel primo Leonardo rappresenta come zone luminose e in ombra si distribuiscano su un ramo colpito dalla luce attraverso un sottile tratteggio via via più fitto nelle zone meno illuminate. Nel secondo, l’artista studia il processo di ramificazione. A questi si aggiunge il disegno di un ramo di gelso del Codice Atlantico, soggetto iterato all’infinito sulla volta della Sala delle Asse.

La mostra Intorno alla Sala delle Asse. Leonardo tra Natura, Arte e Scienza propone suggestioni visive nuove tra l’opera grafica di Leonardo, della sua scuola e di altri artisti del contesto rinascimentale italiano e nordico con il Monocromo, riletto dopo il restauro, e con i disegni preparatori ritrovati. Senza entrare nel merito di un discorso di derivazione, i fogli selezionati – prestati da importanti istituzioni quali la Royal Collection di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, il Musée du Louvre di Parigi, il Kupferstichkabinett di Berlino, le Gallerie degli Uffizi di Firenze – suggeriscono alcune affinità iconografiche e stilistiche che rendono ancora più interessante la storia della decorazione murale più grande progettata da Leonardo e realizzata in collaborazione con la sua folta schiera di allievi.

La mostra costituisce anche un’importante occasione di valorizzazione del patrimonio civico. Nel corso degli studi per la realizzazione dell’esposizione è stato infatti identificato presso il Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco un piccolo disegno probabilmente realizzato dal vero che viene presentato al pubblico per la prima volta con un’attribuzione all’allievo di Leonardo, Francesco Melzi.

L'esposizione fa parte di “Leonardo mai visto”, il programma che racchiude le numerose iniziative realizzate presso il Castello Sforzesco di Milano in occasione delle celebrazioni di 500 anni dalla morte del genio.

CAPOLAVORI


FOTO



Notizie